Vincono Inghilterra e Olanda, pareggio tra Usa e Galles che con il goal di Bale su rigore raggiunge gli americani andati in vantaggio con Weah jr figlio del famoso ex milanista George.
Gli inglesi rifilano 6 goal al deludente Iran in una partita fitta di emozioni, carica di tensione e di episodi che faranno discutere, addirittura un match da record. Infatti si tratta della più lunga partita di un Mondiale: ben 27 minuti di recupero concessi dall’arbitro brasiliano Raphael Claus, in particolare 14 nel primo e 13 minuti nel secondo tempo. Sul piano tecnico dominio assoluto degli inglesi e partita mai in discussione,ma gli iraniani sono stati comunque protagonisti a modo loro. Tutti gli 11 giocatori al centro del campo sono rimasti in silenzio durante l’inno nazionale, l’impatto sonoro nello stadio è stato ancora più stridente poiché pochi secondi prima, metà dello stadio, in mano inglese, aveva intonato “God Save the King”.
Alcuni manifestanti e oppositori del regime avevano criticato nei giorni precedenti i giocatori per la presunta mancanza di impegno nella protesta e per aver accettato di essere ricevuti prima della partenza dal presidente ultraconservatore Raissi.
Nel corso del match, perso 6-2 dall’Iran i giocatori non hanno esultato per i due goal segnati, ma non sappiamo se si tratta di un messaggio politico o semplicemente di un segno di imbarazzo per la pesantissima sconfitta.
Un colpo di testa di Gakpo al minuto 84 ed un goal di Klaassen al minuto 99 salvano l’Olanda da un potenziale pareggio a reti bianche contro il Senegal, finisce 2-0. In entrambi i goal olandesi c’è la complicità del portiere degli africani Mendy.
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