E’ volato in cielo, se n’è andato a pochi giorni dall’inizio del campionato, poco prima dalla gara simbolo della sua carriera: Verona–Napoli dove aveva vinto due scudetti impossibili. A Verona nel 1984-85, a Napoli nel 1986-87, oltre ad una Coppa Italia, vinta al termine di quella straordinaria stagione con gli azzurri.
Da ieri, venerdì 12 agosto 2022, Claudio Garella, per tutti “Garellik“, Il famoso portiere che parava in prevalenza con i piedi non c’è più, è morto a soli 67 anni per complicazioni cardiocircolatorie avvenute dopo un intervento chirurgico al cuore.
Nato a Torino il 16 maggio 1955, aveva debuttato in serie A con la maglia granata nella stagione 1972-1973, nella gara contro il Vicenza.
Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però”, dichiarò l’Avvocato, Gianni Agnelli.
Ha vestito le maglie di Novara, Lazio, Sampdoria. Poi l’arrivo a Verona, diventando protagonista tra i pali grazie ad Osvaldo Bagnoli e al suo Verona dei miracoli. Dopo lo scudetto, passò al Napoli di Maradona, anche qui vincendo il titolo in una piazza dove era mai arrivato lo scudetto.
Udinese e Avellino le sue ultime esperienze da giocatore, prima di appendere i guantoni al chiodo.
Nel suo palmares anche due campionati di serie D e serie C, dal 1973 al 1975, con la Junior Casale, dove si tolse la soddisfazione di segnare anche su calcio di rigore e un campionato di serie B, con il suo indimenticabile Verona, nel 1981-82.
SI era lamentato per essere stato messo nel dimenticatoio dal mondo del calcio: vivo dimenticato disse, Il grande calcio si è scordato di me.
Noi lo ricordiamo con affetto, ciao “Garellik“

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